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credo che oltre alle hard skills, sicuramente imprescindibili per svolgere un lavoro con competenza, siano molto importanti anche le soft skills tra le quali, per esempio, sapersi rapportare con gli altri in maniera costruttiva, riuscendo a collaborare per svolgere un buon lavoro di squadra
Come sei venuto a conoscenza di Mechinno? Che cosa ti ha attratto di questa realtà?

Dopo la laurea magistrale ho iniziato la ricerca di posizioni lavorative in ambito automotive attraverso gli strumenti web oggi a disposizione. LinkedIn è stato lo strumento che mi ha permesso di venire a conoscenza della realtà di Mechinno. Ne sono rimasto subito attratto in quanto l’azienda instaura numerose collaborazioni con le principali realtà della Motor Valley; questo interesse si è poi concretizzato nell’avvio della mia carriera lavorativa in ambito automotive. Mechinno si è rivelata da subito molto seria e professionale.

Qual è il tuo background e quali pensi siano state le skill chiave che ti hanno permesso di essere inserito nel team?

Il mio background tecnico è di Ingegnere Meccanico e credo che oltre alle hard skills, sicuramente imprescindibili per svolgere un lavoro con competenza, siano molto importanti anche le soft skills tra le quali, per esempio, sapersi rapportare con gli altri in maniera costruttiva, riuscendo a collaborare per svolgere un buon lavoro di squadra.

Raccontaci del tuo ruolo, di cosa ti occupi oggi in Mechinno?

Al momento ricopro il ruolo di consulente presso un’azienda automotive in qualità di Performance Engineer, in particolare nel team di Ergonomia. Il mio compito principale è la definizione dei requisiti ergonomici di un veicolo stradale e la partecipazione attiva al processo completo del suo sviluppo, allo scopo di garantire che le prestazioni ergonomiche siano raggiunte.

Ormai è da un po’ che sei in Mechinno. Qual è la tua storia? Hai qualche consiglio per chi volesse intraprendere un percorso simile al tuo?

Fin dalla più tenera età sono stato appassionato di veicoli a motore e in particolare di automobili. Dopo le scuole superiori, ho scelto il percorso di laurea in Ingegneria Meccanica per comprendere e approfondire nel dettaglio il mondo dell’automobile e potervi, in futuro, operare con passione e competenza. Ho potuto inoltre partecipare per due anni al progetto Formula SAE dell’Università degli Studi di Padova, svolgendovi durante il secondo anno il ruolo di Responsabile del reparto telaio della Divisione Combustion: è stata un’esperienza di Motorsport incredibile che ha contribuito notevolmente alla mia crescita personale, sia dal punto di vista tecnico sia relazionale, specialmente grazie al continuo ed importante lavoro di team. Per chi volesse intraprendere un percorso simile al mio, consiglio sicuramente la partecipazione al progetto Formula SAE dell’Università alla quale si è iscritti, meglio se durante il percorso di laurea Magistrale.

Cosa preferisci del tuo ruolo e qual è stata la tua maggiore soddisfazione?

Il lavoro di ergonomo è molto vario e dinamico: si articola sia in ambiti teorici, sia in ambiti pratici, e non mancano sfide innovative da cogliere e frequenti “problem” solving da affrontare. È un ruolo che permette di sviluppare molte competenze tecniche: dall’utilizzo del CAD nel saper anche progettare componenti da realizzare mediante l’additive manufacturing, alla conoscenza di svariate nozioni necessarie allo sviluppo di una vettura stradale. Essere ergonomi vuol dire anche lavorare su aspetti della vettura che saranno immediatamente percepibili dal cliente finale; poter fare la differenza su questo aspetto mi dà grande soddisfazione.