
“Se dovessi paragonare il nostro lavoro a un’automobile, il teamwork sarebbe senza dubbio il carburante“
Ciao Stefano, come sei venuto a conoscenza di Mechinno? Che cosa ti ha attratto da subito di questa realtà?
Ho conosciuto Mechinno grazie a LinkedIn, e sono stato contattato poche settimane dopo la laurea.
Quello che mi ha colpito subito è stata la concretezza mostrata fin dal primo contatto: un’azienda che mi proponeva un percorso di formazione finalizzato all’inserimento guidato in un contesto lavorativo già ben impostato, con ottime potenzialità di crescita.
Per noi che ci siamo dentro ogni giorno potrà sembrare scontato, ma Mechinno rappresenta il perfetto anello di congiunzione tra il mondo accademico e quello lavorativo, o almeno è ciò che ha rappresentato per me.
È stato un colpo di fulmine e sono molto felice di far parte di questa realtà nonostante tutti gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontate nell’ultimo anno.
Questa è la tua prima esperienza lavorativa. Qual è il tuo background e come valuti la formazione attraverso la nostra academy T.E.A.M.? Ti è servita?
Le conoscenze acquisite durante i miei studi in ingegneria sono alla base di tutte le attività che svolgo in ufficio. Tuttavia, ho sempre avuto la netta sensazione del fatto che si trattasse di un background che, da solo, difficilmente mi avrebbe consentito di diventare un progettista meccanico.
Da questo punto di vista il percorso di formazione preciso, diretto, rapido e concreto offerto da Mechinno ha rappresentato la pietra angolare della mia carriera.
Raccontaci del tuo ruolo, di cosa ti occupi oggi in Mechinno? Come si svolge una tua giornata tipo?
Ho avuto l’opportunità di lavorare per il cliente CNH Industrial e da subito ho ricevuto tutti gli strumenti per ampliare i miei orizzonti e per adattare la mia figura professionale in base alle diverse esigenze lavorative incontrate.
Per questo posso dire di occuparmi di progettazione meccanica a trecentosessanta gradi: ho seguito il concept di nuove soluzioni ingegneristiche, a partire dalle valutazioni preliminari del problema fino alla sua completa risoluzione; ho avuto modo di apprendere tutti i processi che sono alla base della gestione del ciclo di vita di un prodotto e, proprio in questi giorni, mi sto interfacciando con il mondo del packaging, ovvero l’analisi degli ingombri che ci consente di stabilire se tutti i pezzi progettati possono essere assemblati e sono compatibili in una visione di assieme.
Le mie giornate sono tutte simili, ma, allo stesso tempo, tutte diverse.
Dopo un rapido briefing con i miei referenti, si fa il punto della situazione e si stabilisce in che direzione muoverci.
Poi comincia il bello: bisogna trovare la quadratura del cerchio per tutte le questioni che mi vengono sottoposte, e talvolta la soluzione più impensabile ed estrosa si rivela essere quella vincente.
Ogni giornata rappresenta uno stimolo continuo a fare sempre meglio.
Cosa preferisci del tuo ruolo in Mechinno?
Essendo un Progettista Meccanico di Mechinno, ho la fortuna di avere a che fare, quotidianamente, con quelle che sono da sempre le mie passioni e i miei interessi personali.
Al di là di questo, la cosa che più preferisco della mia vita lavorativa è il fatto di essere parte di un ambiente giovane e dinamico, nel quale mi sento davvero apprezzato, sia dai miei colleghi che dai miei superiori.
Mi viene sempre concessa la massima flessibilità in tutte le attività che svolgo e non ho mai avuto la sensazione di avere dei supervisori, che vedo più come mentori su cui poter contare nel momento del bisogno.
Com’è lavorare con il tuo team?
Se dovessi paragonare il nostro lavoro a un’automobile, il teamwork sarebbe senza dubbio il carburante: puoi guidare la super car più prestante del mondo, con un motore da record e un’aerodinamica impeccabile, ma senza propellente sei destinato a rimanere fermo ai box.
Con i miei colleghi e con il nostro direttore tecnico, che ormai considero più di semplici collaboratori, si sono create un’alchimia e una complicità che esulano dalla semplice attività lavorativa.
Siamo sempre pronti a darci una mano l’uno con l’altro, anche nei momenti nei quali abbiamo bisogno di un semplice supporto morale per riuscire a portare a casa il risultato.
Si consideri, a titolo di esempio, il fatto che in alcune occasioni straordinarie, quando c’erano una scadenza da rispettare o un’attività da chiudere con la massima urgenza, a qualcuno di noi è capitato di dover trattenersi in ufficio oltre il canonico orario lavorativo.
In quelle circostanze, e senza che fosse stata avanzata richiesta alcuna, nessun membro del team ha mai pensato di abbandonare la propria postazione e tutta la squadra non ha esitato a rimanere in ufficio per dare il proprio contributo alla causa: èsoprattutto grazie a questo spirito e a questa mentalità che siamo riusciti a raggiungere risultati che sarebbero stati fuori dalla portata del singolo.
Quali sono le tue aspirazioni per il futuro?
La mia priorità è sicuramente quella di continuare a crescere professionalmente insieme al mio team, per tagliare insieme nuovi traguardi e raggiungere il massimo delle nostre potenzialità.
Nell’ottica di sviluppi futuri, una delle mie aspirazioni è sicuramente quella di approfondire sempre di più le mie competenze e le mie abilità così da poter poi restituire ciò che mi è stato offerto da Mechinno, continuando a fornire attivamente il mio contributo alla crescita aziendale e, magari, mettendo tutta la mia esperienza al servizio delle nuove leve che entreranno a far parte della nostra realtà, in modo da guidarle e sostenerle nel loro inserimento nel mondo del lavoro, proprio come è stato fatto con me.